Questo libro attinge alla sapienza diretta dell’antico popolo Tolteco (Messico) che ha trasformato il camminare in arte del vivere.
“Imparare a camminare è imparare a vivere”, raccoglie i risultati di 24 anni di sperimentazione diretta di tutte le tecniche esposte. Tutto ciò che viene riportato nelle sue pagine, è il frutto di esperienze realmente vissute riproducibili da chiunque segua le semplici istruzioni esposte.
Il libro attraverso l’apprendimento della camminata dell’attenzione ti offre un efficace strumento pratico, per ottenere un adeguato livello di energia vitale che ti permetta di migliorare la tua vita.
278 pagine
Copertina e cura editoriale : Claudio Cristiani Officinae Auree
Sinossi
Il libro seguendo il concetto della sacra dualità tolteca, è strutturato in due parti.
La prima parte Tonal è dedicata all’insegnamento pratico di tutti gli elementi necessari a sperimentare correttamente ed eseguire in totale autonomia questa antica, potente, tecnica di camminata.
La seconda parte Nagual è incentrata sull’aspetto energetico del camminare e nasce dalla testimonianza autentica degli effetti psico-corporei che si producono durante l’esperienza.
Entrambe le parti vanno esercitate adeguatamente in modo tale che si possa produrre il giusto equilibrio tra gli opposti e la possibile integrazione energetica.
Attraverso la pratica della camminata dell’attenzione si potranno raggiungere i seguenti principali effetti:
- Aumentare la capacità di concentrazione e la focalizzazione per una maggior chiarezza mentale e capacità creativa.
- Approfondire la conoscenza e la consapevolezza aumentando fiducia, autostima ed espressione dei potenziali.
- Incrementare l'energia psico fisica per raggiungere un adeguato livello energetico che permetta di concretizzare gli obiettivi.
- Miglioramento delle relazioni interpersonali, il senso di gruppo e il reciproco aiuto.
Grazie all’uso specifico dell’attenzione, si potranno inoltre sperimentare gli elementi fondamentali del lavoro energetico della tradizione dei Camminanti Toltechi :
- Capacità di collegamento e “nutrimento” energetico attraverso il contatto sinergico con la natura e i suoi elementi
- Interruzione del dialogo interno per arrestare lo spreco energetico dovuto al continuo pensare mentale
- Interruzione della ordinaria descrizione del mondo per accedere ad altri livelli di coscienza, stati psico fisici di percezione accresciuta, consapevolezza intensificata e meditazione profonda.
- Approfondimento dell’uso dei sensi per raggiungere stati non ordinari di coscienza e di comprensione profonda.
- Recupero della consapevolezza dell’Altro Io, il lato della coscienza nel quale è contenuta la fonte interna del nostro potere vitale.
- Integrazione psico-corporea degli opposti Tonal (lato guidato ragione e della concretezza) e Nagual (lato guidato dalla creatività del potere e del mistero vitale).
Onorare la sacra dualità (Estratto dal libro)
La Camminata dell’Attenzione è una delle vie d’ingresso alle modalità superiori di attenzione, più accessibili e dirette che l’umanità abbia conosciuto. È alla portata di tutti coloro che hanno la fortuna di camminare. Anche se tende a cadere in disuso nelle grandi città, camminare è ancora una delle attività più comuni degli esseri umani e tuttavia sappiamo molto poco dell’arte di camminare come atto di presenza.
Camminare consapevolmente ci riporta immediatamente alla coscienza del nostro corpo fisico, dal quale siamo scollegati a causa del nostro attaccamento, quasi ossessivo, al pensiero. Questo è importante perché tutto il nostro corpo percepisce e possiede una conoscenza diretta non contaminata da timori o interpretazioni.
Se camminiamo nella natura e ci focalizziamo sulla percezione invece che sul pensiero, lo scambio di energia che avviene tra il nostro campo energetico e il mondo che ci circonda, ci toglie dalle fantasie dell’ego riattivando la connessione con il nostro io naturale e, se lo pratichiamo ripetutamente, alla fine ci conduce all’esperienza della conoscenza silenziosa.
Alla luce di tutto ciò, si tratta del potente atto di reindirizzare la nostra attenzione dal mondo usandola come via di accesso alla realtà separata. Quando liberiamo l’attenzione dal giogo dell’ego e dalle sue richieste focalizzandola sulla natura, accade qualcosa di straordinario: la natura diventa specchio e ci permette di scoprire il nostro vero volto.
Questo avviene perché attraverso la sua assoluta indifferenza e la ricchezza profonda dei suoi silenzi, la natura ci restituisce una verità silenziosa. Perché ad essa non interessano le nostre virtù o i nostri difetti, né i nostri sogni o le nostre paure e dunque, quando si rivela come specchio, ci restituisce un’immagine pulita di ciò che siamo: non più grandi, né tantomeno più piccoli. Ci restituisce la coscienza di ciò che siamo nel mondo dell’energia, la quale (anche se non lo sappiamo) domina definitivamente su tutte le altre dimensioni della nostra esistenza.
“Imparare a camminare è imparare a vivere” non è una frase che mi hanno insegnato a scuola, o che ho letto in qualche libro, è solo una cosa che ho capito prima dei vent’anni quando ho scoperto il fascino del camminare in natura. Immagino che chiunque cammini nella natura con rispetto e attenzione lo scopra. Questa è una verità inevitabile alla nostra portata, basta uscire a camminare con attenzione deliberata.
Ho conosciuto Massimo Merulla venticinque anni fa in uno dei miei primi workshop in Italia.
Da allora iniziammo una lunga relazione lavorativa e una profonda amicizia che si è mantenuta nel corso degli anni.
Prima come partecipante, poi come organizzatore e infine come istruttore, Massimo è sempre stato una persona il cui motore fondamentale è il cuore.
Radicato com’era alle montagne della sua terra, le camminate in natura facevano parte della sua eredità ed esperienza di vita. Per questo non è strano che dall’ampio corpo di pratiche per l’espansione della coscienza che ho sviluppato e condiviso nel tempo, la camminata dell’attenzione trovò immediatamente e naturalmente un posto speciale nella sua anima e nella sua vita. Per venticinque anni il mio amico italiano continuò a percorrere il cammino dei toltechi camminanti.
Questo libro è la testimonianza di come abbia fatto sua e di come abbia sviluppato questa antica e potente tecnica di camminata, donando la propria impronta e apportando contributi originali. Così è come deve essere.
Molti anni fa ero solito dire: “ogni tradizione autentica è solo metà tradizione … l’altra metà appare quando gli apportiamo il contenuto della nostra vita”. La prima parte la riceviamo da qualcun altro, ma diventa vera e fiorisce solo quando la mettiamo in pratica nel nostro contesto e a modo nostro. Per questo le tradizioni spirituali viventi, pur conservando la loro essenza, non sono mai identiche a quello che erano in passato, ma continuano a cambiare e ad arricchirsi con i passi di coloro che verranno dopo.
Se coltiviamo un seme, cogliendone un frutto e se l’anelito del nostro cuore è condividerlo con altri, non c’è gioia più grande di trovare colui che prenda quel seme tra le mani facendolo germogliare nella propria vita, per generare i propri frutti condividendoli con qualcun altro. E non solo con chi conosciamo personalmente, ma anche con quelli che verranno dopo che ce ne saremo andati, quando il nostro nome sarà, semmai, solo un ricordo. Perché la vita dell’anima si proietta non solo nell’orizzonte del nostro tempo, ma anche attraverso la partecipazione deliberata al grande viaggio dell’umanità di cui tutti facciamo parte.
Per questo mi piace l’avventura di Massimo e la sua voglia di condividere con il mondo il suo amore e la sua conoscenza della camminata dell’attenzione.
QUI TROVI LE PRIME 53 PAGINE DEL LIBRO :
MATERIALE EXTRA :
Andrea Ventimiglia
Irene
Davide
TUTTO INTORNO
Romanzo poetico autobiografico-energetico ispirato alle tematiche spirituali tolteche
Sensazioni, impressioni, emozioni, ricordi. Può accadere durante l'esistenza terrena, senza una ragione apparente, che l'Anima si risvegli dal suo sonno eterno e si scopra coscienza. A volte questo risveglio può essere doloroso, perché ci fa scoprire quanto poco intensamente abbiamo vissuto il presente, l'attimo vitale, nell'illusione dell'immortalità. Allora cerchiamo una ragione che possa giustificare tutto ciò e ci fermiamo ad osservare la vita, a domandarci perché ci sentiamo incompleti. Cominciamo a percepire la nostra presenza nel "tutto intorno", nel mondo e una nuova realtà inizia a prendere forma. Nelle pieghe della memoria, negli angoli del tempo, antichi messaggi appaiono alla luce del silenzio interiore: inizia il viaggio immobile, un viaggio all'interno di noi stessi, alla ricerca del cammino dell'Anima. Diventano allora preziosi i suggerimenti che giungono dal tutto intorno, ma occorre imparare a decifrare i suoi messaggi arcani, sussurrati appena ai sensi, per poter scoprire la trama invisibile del destino terrestre. È una strada lunga quella che ci aspetta e molti addii devono venire pronunciati, prima di poter recuperare la nostra memoria cosmica...